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Senza la fiducia, non può esserci dialogo fra le persone. E in azienda, nei vostri gruppi di lavoro, la costruzione di qualcosa insieme sarà fortemente ostacolata.
Per questo vale la pena soffermarsi un momento a pensare su cosa si basa la fiducia e che leve ho io per costruirla se non c’è.
“Quando la fiducia è elevata, la comunicazione è facile, immediata ed efficace.”
Stephen R. Covey
Ho imparato al corso della Scuola Europea di Coaching (e scoperto come molto utile per me) un modello particolare.
In una relazione – fra pari o con il tuo capo o con il tuo collaboratore – la fiducia va analizzata nei 2 versi e immaginata come uno sgabello con 3 gambe.
I 2 versi della fiducia:
- IN USCITA – la mia fiducia verso di te
- IN ENTRATA – la tua fiducia verso di me
Le 3 gambe della fiducia:
- COMPETENZA: ti reputo competente nel campo in cui in questo momento parli o agisci (e viceversa, se consideriamo la fiducia in entrata, mi reputi competente nel campo in cui….)
- AFFIDABILITA’: hai mantenuto le promesse che hai fatto
- SINCERITA’: reputo che tu non “menta sapendo di mentire”
Quando è debole la fiducia in entrata, sembra che le mie leve per aumentarla siano relativamente semplici: miglioro la mia competenza, mantengo le promesse che ti faccio, sono più sincero.
E’ interessante riflettere che anche in assenza di fiducia in uscita (penso che tu sia incompetente, non hai mantenuto le promesse oppure ho avuto modo di verificare che spesso “menti sapendo di mentire”) io ho delle leve per aumentare la mia fiducia nei tuoi confronti, sempre che la relazione con te mi interessi.
Provate a pensare quali potrebbero essere queste leve per voi ….
Ah dimenticavo…nella sua semplicità il modello è applicabile anche alle relazioni interpersonali in famiglia o con gli amici e alle relazioni da uno a molti come quelle di un brand coi suoi clienti e di un politico con la sua base di elettori. Anche se in ciascun ambito – azienda, famiglia, società e politica – la fiducia ha sue declinazioni particolari.